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Non perdere di vista il "fattore umano" nell'Industria 4.0

Pubblicato: 2016


Di: Davide Vassallo, Global Managing Director, DuPont Sustainable Solutions e Mieke Jacobs, Senior Consultant


La produzione è al centro di una trasformazione tecnologica che sta rivoluzionando il settore. La digitalizzazione su larga scala della produzione, spesso definita Industria 4.0, consente alle aziende di sfruttare i dati come mai prima d'ora per migliorare i propri sistemi e le proprie decisioni aziendali, contribuendo così a rendere le operazioni più efficienti ed economiche.


Nata originariamente come iniziativa del governo tedesco nel 2006 e sempre più adottata in tutto il mondo, l'Industria 4.0 è destinata ad aumentare drasticamente la produttività aziendale attraverso l'acquisizione, il consolidamento e l'analisi dei dati lungo l'intero processo di produzione. Collegando dati critici e tecnologie all'avanguardia, i produttori stanno diventando operatori di smart-factory in grado di accedere ai dati ed elaborarli in tempo reale.


Molti produttori oggi stanno già compiendo con successo il passaggio all'Industria 4.0. Aziende come Siemens, BASF e Daimler-Chrysler realizzano prodotti sempre più ricchi di sensori e collegati a Internet, che consentono loro di offrire ai clienti servizi e prodotti migliori.


Tuttavia, nonostante tutti i vantaggi offerti dall'Industria 4.0, molte aziende devono affrontare un ostacolo significativo per sfruttare appieno il potenziale della produzione digitale: può essere estremamente difficile per le organizzazioni integrare il proprio personale in un processo così automatizzato e altamente basato sui dati. Anche se le innovazioni tecnologiche sono al centro di ciò che rende l'Industria 4.0 così rivoluzionaria, le persone rimangono una componente critica del successo di qualsiasi azienda. Le organizzazioni che hanno adottato o stanno pensando di implementare l'Industria 4.0 dovrebbero sempre considerare il fattore umano nelle loro operazioni.


Perché prestare pari attenzione alle persone?


Avere accesso a grandi volumi di dati è fantastico, ma i dati da soli non forniscono informazioni preziose. È necessario che le persone analizzino e interpretino tali dati per ottenere informazioni che possano condurre a decisioni informate e vantaggiose. Gli esseri umani devono applicare ai dati la comprensione delle opportunità di business e delle sfide affrontate da un'organizzazione (ad esempio, l'attuale ambiente operativo in relazione alle pratiche di sicurezza, le richieste dei clienti e la situazione finanziaria dell'azienda) al fine di generare decisioni informate. Mentre l'Industria 4.0 cerca di collegare macchine, flotte, reti informatiche e sensori di un'organizzazione per sfruttare i dati, le aziende devono assicurarsi che anche il loro personale sia collegato per poter supportare un processo decisionale efficace. Ricordando l'importanza vitale del contributo umano nell'Industria 4.0, le aziende potranno mettere a frutto i nuovi dati disponibili per generare valore di business, evitando le perdite, riducendo i costi e aumentando le entrate.


Inoltre, sebbene il personale di un'organizzazione è fondamentale per il successo dell'Industria 4.0, le aziende devono tenere a mente che gli esseri umani non sono perfetti. A differenza dei computer, le persone non elaborano semplicemente i dati. Le neuroscienze avanzate e i recenti sviluppi della psicologia affettiva ci forniscono una maggiore comprensione dei processi decisionali, dimostrando che le persone sono spesso guidate da emozioni e processi inconsci, che contribuiscono alla scelta di prendere scorciatoie mentali al fine di accelerare il processo decisionale.


Ciò è particolarmente preoccupante nel contesto della gestione del rischio. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei lavoratori non è in grado di fornire spiegazioni o di ricordare la maggioranza delle decisioni quotidiane che prende. Questo non solo perché i processi cognitivi sono sovraccarichi, ma anche perché gli esseri umani spesso relegano certi compiti al subconscio, e le azioni, non sempre affidabili, ne sono la conseguenza. Con circa l'80% delle decisioni quotidiane prese inconsciamente, è importante che le organizzazioni dispongano di sistemi che consentano ai lavoratori di prendere decisioni razionali con chiarezza e un alto livello di ragionamento cosciente e di adottare nuove abitudini più sicure.


Infine, indipendentemente dalla quantità di dati utili messi a disposizione delle aziende attraverso l'Industria 4.0, non sarà mai possibile migliorare efficacemente i sistemi operativi di un'organizzazione se il processo sottostante per la gestione delle persone viene interrotto. L'uso dei dati per sviluppare un modo migliore di svolgere le attività per raggiungere il valore di business non sarà possibile a meno che non sia sostenibile nel tempo. Le organizzazioni dovranno adottare un approccio integrato ai loro processi di business allo scopo di implementare coerentemente e in modo efficace ed efficiente le operazioni migliorate nell'Industria 4.0.


Sviluppare una soluzione tecnica a un problema o a un'opportunità individuati attraverso nuovi dati messi a disposizione dall'Industria 4.0 è importante, ma questo da solo non è sufficiente per raggiungere il risultato desiderato. L'approccio ottimale è la combinazione di un processo tecnico con altri elementi critici tra cui gestione dei processi, sviluppo delle capacità e soluzioni comportamentali, come illustrato nella figura 1 del PDF.


Di seguito sono riportati gli elementi chiave di un approccio integrato nell'ambito della gestione del rischio operativo:


  • La gestione dei processi definisce la visione, stabilisce la strategia e le tattiche, le traduce in indicatori delle prestazioni chiave a tutti i livelli dell'organizzazione, monitora le prestazioni e definisce la struttura organizzativa a supporto dei processi.


  • Un modello tecnico valido definisce pericoli e perdite, valuta i rischi associati e fornisce standard e procedure per un nuovo sistema Period.

  • Il motore delle capacità cerca di formare e offrire ai dipendenti non solo le conoscenze tecniche, ma anche i valori ideali, gli atteggiamenti e i modi di pensare che li coinvolgeranno e li motiveranno. Ciò richiede una chiara comunicazione delle aspettative e della responsabilità e l'incoraggiamento del lavoro di squadra e della collaborazione.

  • Mentalità e comportamenti garantiscono che l'impegno di un'azienda a ridurre il rischio sia guidato e rafforzato dalla partecipazione attiva della leadership aziendale attraverso il coaching, la motivazione e la proprietà dei risultati. I leader devono comprendere come si comportano, cosa pensano e come si sentono i singoli dipendenti e in che modo questo guida le loro decisioni. Questo stile di leadership è a cascata dalla dirigenza esecutiva al livello critico della leadership di prima linea. Sfruttando le capacità di problem solving e motivazione dell'intera organizzazione si ottiene un approccio supportato in tutta l'azienda.

Questo approccio integrato consente alle aziende di proteggere i dipendenti, le risorse e, in definitiva, i profitti. Promuove un ciclo continuo di innovazione, una migliore attuazione e disciplina operativa.


Per eseguire con successo la strategia dell'Industria 4.0, si consiglia di:


  • Rivedere i processi e allineare la struttura organizzativa per supportarli,
  • Valutare le capacità critiche della propria organizzazione e collegarle al processo di sviluppo dei talenti,
  • Monitorare sia la maturità culturale che la predisposizione al cambiamento dell'organizzazione e
  • Valutare i progressi rispetto alle best practice del settore.

L'Industria 4.0 offre un'enorme opportunità ai produttori di migliorare produttività e redditività, ma con la forte enfasi attribuita a dati e tecnologia, è facile ignorare l'importanza delle persone per il suo successo. Le organizzazioni dovranno fornire ai propri dipendenti gli strumenti per accettare, adottare e sfruttare l'afflusso di dati per poter beneficiare appieno dell'Industria 4.0 e migliorare la sicurezza personale, l'efficienza e l'impatto ambientale.